Mick Montaguti (Electrocution)



BIOGRAFIA

Prima di andare alle superiori non conoscevo nemmeno l’esistenza del metal! Nella mia famiglia non c’era una spiccata cultura musicale. Si andava da Mina a Lucio Dalla e il rock più sfrenato era quello di Celentano. Finalmente, al termine dell’estate del 1986, in prima liceo, conobbi un amico che svoltò la mia vita musicale. Non so come accadde, ma Pier ed io facemmo amicizia subito (amicizia che dura ancora oggi). Mi fece una cassetta con una raccolta di brani principalmente Hard Rock e Heavy Metal. In classe, ci divertivamo a fare i quiz musicali, invece che seguire la lezione. Eravamo così presi dalla musica che decidemmo di mettere su una band. La chiamammo Khanckrena. Una cosa è certa: nessuno sentirà mai nulla di quello che suonavamo! Nella primavera del 1989 la sciogliemmo per formare qualcosa di serio e ben strutturato. Sognavo il palco e consumavo la videocassetta live degli Iron Maiden alla Long Beach Arena durante il World Slavery Tour. La conoscevo a memoria. Sulle riviste specializzate di Metal leggevo tutto anche della scena italiana. Un giorno di quell’estate Pier mi disse che per la band non se ne sarebbe fatto nulla. Assieme ad un amico comune, Luca Lodi, avevano fondato un gruppo Grindcore (forse il primo in Italia), i Cerebral Disfunction. Fu proprio Luca a suggerirmi il nome Electrocution per la mia nuova band, dal brano omonimo dei Sodom, dell’album “Persecution Mania”. Cercai i componenti e, nel febbraio del 1990, finalmente la line-up era completa per cominciare le prove sui brani che nel frattempo avevo composto. Di lì a poco registrammo il primo demo tape: “No Rest In Peace”. Un misto di Heavy e Thrash che io stesso non saprei qualificare. Disegnai la copertina e il logo della band. Un logo orrendo! A marzo del 1991 entrammo nuovamente in studio per registrare “The Real Doom”, il nostro secondo demo. Fu il più importante, perché ci permise di firmare il nostro primo contratto discografico! Sapevamo che a Firenze c’era la Contempo, un negozio di dischi che era anche una piccola etichetta interessata a pubblicare album metal. Ci andammo portandoci dietro qualche copia del nostro ultimo demo tape: “The Real Doom”. A Marzo del 1992 siglammo il nostro primo contratto discografico. Prima di arrivare alla firma del contratto registrammo il nostro terzo demo “Remains”. Disegnai la copertina, ma questa volta con un logo nuovo. Uscì anche una seconda versione con il terzo logo, quello che abbiamo tutt’ora. A novembre del 1992 e finalmente entrammo in studio per il nostro primo album: “Inside the Unreal” che poi uscì nella primavera del 1993. L’album fu molto apprezzato e ci permise di suonare su palchi importanti sia come headliner che aprendo per band come Death (1993) e Carcass (1994). Durante il 1993 registrammo altri 4 brani. La qualità della registrazione non è il massimo ma a noi serviva per capire come sarebbero venuti fuori. Stavamo seriamente preparando l’album nuovo ma Contempo chiuse. Nel 1994 vennero stampati i due 7’’ “Water Mirror” e “Seamed with Scars” contenenti queste registrazioni, ma io stavo lasciando la band. In poco più di 4 anni era cominciato e finito tutto per me. Lasciare la band è il mio più grande rimpianto. Diversi anni dopo, però, sono riuscito a rimetterla in piedi. Dal 2014 siamo tornati sul palco ed abbiamo registrato altri 2 album e stiamo tuttora lavorando sul nuovo!

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