Dany "Noisy" Di Lorenzo (Jailbait)

BIOGRAFIA
Mi chiamo Dany Di Lorenzo ma per tutti ero la “Noisy”. Sono stata la batterista delle Jailbait, trio femminile del Rock romano degli anni ‘80. La band, formatasi nel periodo rovente del Rock e Heavy Romano, si fece prepotentemente spazio fra i tanti gruppi dell'epoca. Le Jailbait furono da subito supportate non solo musicalmente dai Raff e i Fingernails, ma per le ragazze fu facile ottenere in poco tempo il consenso e l'accettazione anche dalle tante altre band di quegli anni, come i Mayhem, i Miss Daisy (ex-Mousen) e gli Schwartz (ex-Thunder) e molti altri. Stili tutti diversi sì, ma tutti assolutamente con la stessa identica cosa uguale in comune, erano "maschietti", le Jailbait No!!! Questo fu uno dei motivi che le rese in poco tempo notorie. Coraggiose nel buttarsi nella mischia e conosciute per la loro intraprendenza e spigliatezza, le Jailbait sono state capaci di osare, e questo le ha portate a proporre ad irrompere sulla scena musicale con i propri brani inediti, rifiutando la “zona confort” delle cover. Le prime prove vennero fatte nella storica cantina dei Raff, ore e ore di prove, sudore e note! Insaziabile era la voglia di suonare, non era mai abbastanza, e ogni giorno si ritornava lì per appagarsi. Per ciò che concerne i miei inizi, devo dire che la presenza di mio fratello Federico Di Lorenzo fu fondamentale nella mia giovane età: a lui devo la scoperta e poi l'inizio del mio viaggio musicale. Ai tempi lui ascoltava Queen, Kiss, Halloween e Nightwish, mentre io Motley Crue, Hanoi Rocks e Guns. Insieme eravamo e siamo tuttora un delirio. Ancora oggi ci raduniamo a casa per vedere dvd e tanti concerti, assaporando le stesse emozioni vissute più di 30 anni fa. Tornando alle mie esperienze musicali, credo che le Jailbait resteranno per sempre il mio battito vitale, e lo sono ancora oggi a distanza di tempo. La loro musica è scolpita nel mio cuore! E come dice August Rush nel finale del film “La musica nel cuore” (2007): “la musica è intorno a noi, non bisogna fare altro che ascoltare!”.

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